BURETTA

La buretta è usata nei laboratori chimici nelle titolazioni e nelle analisi volumetriche ed è un recipiente di vetro a forma cilindrica, aperta da un lato e con un rubinetto dall’altro. Su tutta la sua lunghezza sono serigrafate delle tacche di taratura che permettono di misurare volumi di liquidi. Spesso è presente una striscia verticale di colore blu scuro detta riga di Schellbach, utile per eseguire correttamente letture del volume del liquido. Esistono in commercio vari tipi di buretta con diverse capacità (10 ml, 25 ml, 50 ml e 100 ml) e sono realizzate in vetro trasparente o scuro per poter contenere anche soluzioni fotosensibili. A seconda dell’accuratezza, le burette si distinguono in classe A e classe B. Le prime presentano suddivisioni da 1/20 di ml (sensibilità di 0,05 ml) e con errore più basso rispetto a quelle della classe B, mentre le seconde con suddivisioni da 1/10 di ml (sensibilità di 0,1 ml) con errore leggermente più alto.   LINK PER ACQUISTO

Buretta toto
Buretta montata su sostegno
Buretta particolare
Particolare ingrandito di una buretta

Uso delle burette

Per poterle utilizzare devono necessariamente essere tenute da una pinza a ragno collegata ad un sostegno metallico come nella foto sopra. Si chiude il rubinetto, posto nella parte inferiore, e si versa lentamente il liquido, con l’aiuto di un imbuto, all’interno della buretta. Se si dovessero formare delle bollicine d’aria, lungo la colonna del liquido, bisogna picchiettere delicatamente per rimuoverle. Si sistema un becker sotto la buretta e si apre rapidamente e completamente il rubinetto in modo che la parte sottostante si riempia tutta del liquido senza lasciare nessuna bolla d’aria. Si aggiunge il liquido fino a sopra lo zero facendo attenzione a non bagnare la parete esterna della buretta. Si aziona il rubinetto aprendolo lentamente e facendo cadere il liquido goccia a goccia fino a che il menisco, inferiore o superiore, raggiunga lo zero della buretta. Sfruttando la riga di Schellbach come negli esempi di lettura riportati nelle foto sottostanti, si evita di fare errori di parallasse. Quando il punto d’incontro dei due aghi, riflessi sulla superficie del liquido, raggiunge la tacca zero, si è certi di aver riempito completamente la buretta in maniera corretta. Se non è presente la riga blu, si porta il menisco, inferiore o superiore, in corrispondenza dello zero evitando di fare errori di parallasse posizionando lo sguardo all’altezza del menisco. L’operazione di messa a volume non è molto semplice da eseguire e quindi ci si deve esercitare per poterla fare in maniera corretta. A questo punto si apre lentamente il rubinetto facendo cadere goccia a goccia il liquido fino a raggiungere il volume desiderato.

Buretta lettura
Esempio di lettura con la riga di Schellbach

Buretta lancette
Esempio di lettura del volume a 42,2 ml

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2 Risposte a “BURETTA”

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