CROMATOGRAFIA SU CARTA

La cromatografia su carta è una particolare tecnica di separazione basata sulla differente capacità che hanno le componenti di un miscuglio omogeneo di distribuirsi tra una superficie solida (fase stazionaria) e un fluido detto eluente (fase mobile) per stratificarsi in posizioni differenti sul supporto. La fase stazionaria può essere costituita da carta, carta da filtro o meglio da carta cromatografica, mentre la fase mobile dipende dal tipo di campione che si vuole trattare. Generalmente l’eluente è formato da una miscela di solventi di varia natura che sono più o meno affini alle componenti del miscuglio da separare ed hanno concentrazioni ben precise e definite dall’esperienza laboratoriale. I componenti separati sono determinati qualitativamente e quantitativamente per mezzo di opportuni rivelatori. Una possibile prova, da poter svolgere in un laboratorio scolastico, è quella di cercare di dividere una miscela omogenea di inchiostri, ottenuta scarabocchiando un pezzo di carta con diversi tipi di penne colorate e pennarelli. Prima di procedere con la cromatografia si dovrà necessariamente effettuare un’estrazione con dei solventi (alcool etilico e acetone al 50%) per solubilizzare gli inchiostri presenti sul pezzo di carta.

Obiettivo: separare le varie componenti di una miscela di inchiostri col metodo cromatografico.

Materiale: un cilindro graduato da 100 ml, carta da filtro, forbici, micropipetta o pipetta pasteur.

Reagenti: etanolo, acetone.

Valutazione dei rischi: La cromatografia su carta non presenta particolari rischi tranne che per l’uso dei solventi di cui sono linkate le schede di sicurezza. Lavorare usando la cappa aspirante ed in presenza degli insegnanti di laboratorio.

Procedimento: Ritagliare un rettangolo di carta da filtro avente un lato leggermente inferiore del diametro di un cilindro graduato da 100 ml e l’altezza di circa 3-4 cm più alta dello stesso. Verificare che la striscia di carta alloggi bene all’interno del cilindro e piegare la parte alta in modo da tenere la striscia tesa e senza ondulazioni.

Cromatografia su carta in cilindro 6
Cilindro con carta

Sfilare la striscia e poggiarla sul ripiano interno di una cappa aspirante. Prelevare una goccia di miscuglio di inchiostri con una micropipetta o con una pipetta pasteur, deporla a circa 4-5 cm dal bordo della striscia rettangolare di carta e lasciarla asciugare. Si può anche tracciare direttamente con delle penne colorate sempre nella stessa zona evitando così il passaggio iniziale dell’estrazione con i solventi.

Cromatografia particolare deposizione
Deposizione del miscuglio di inchiostri con micropipetta

Nel cilindro graduato versare circa 5 ml di eluente costituito da etanolo e acetone al 50%. Inserire la striscia nel cilidro in modo da permettere alla miscela dei due solventi di risalire la carta per capillarità. Attendere circa un’ora fino a che il fronte dell’eluente raggiunga la parte alta del cilindro.

Cromatografia su carta in cilindro 2
Risultato cromatografico

La miscela dei coloranti si separa nei suoi componenti grazie alla diversa solubilità che questi hanno nel solvente e alla diversa affinità che stabiliscono con la fase stazionaria.

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Osservazioni: la separazione cromatografica degli inchiostri si ottiene dopo qualche ora utilizzando la carta da filtro e come eluente la miscela di etanolo e acetone al 50%. Essendo però la carta un supporto non omogeneo, non si vedranno delle bande nettamente separate ma, come si vede dalla foto sopra, si formeranno delle scie più o meno sovrapposte. Se, infatti, cambiamo la fase stazionaria con del materiale granulare omogeneo, come ad esempio gel di silice fatto aderire su di una lastrina di vetro, si potranno ottenere dei risultati migliori come nelle foto di seguito.

Cromatografia particolare gel
Confronto tra cromatografia degli inchiostri su carta e su strato di gel di silice

Oppure ottenere degli effetti speciali spettacolari come il fiore d’inchiostri.

Cromatografia fiore

Per gentile concessione Prof.ssa Annamaria Annarumi

 

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3 Risposte a “CROMATOGRAFIA SU CARTA”

    1. Grazie ma è stato solo un caso. Volendo però si potrebbe tentare di creare volutamente qualche immagine cromatografica graffiando alcuni punti cruciali del supporto della fase stazionaria in modo da prevedere il cammino dell’eluente e il trascinamento delle scie di inchiostro colorate nelle zone che dovrebbero poi materializzare l’immagine, ma è un’impresa difficile. Questo potrebbe essere un nuovo modo di fare arte creativa, chissà?

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