BILANCIA TECNICA ED ANALITICA

La bilancia che spesso viene usata in un comune laboratorio chimico scolastico è quella tecnica, ma alcuni istituti sono dotati di quelle analitiche.

La bilancia tecnica permette di effettuare misure di massa abbastanza precise in quanto sono sensibili generalmente al centigrammo. A seconda della sensibilità, infatti, si possono distinguere due tipi di bilance: la tecnica e l’analitica. Link per acquisto

Bilancia tecnica
Bilancia tecnica

La bilancia analitica è più precisa e si possono addirittura stimare i decimi di milligrammo. Ovviamente quelle analitiche sono costruite in modo più accurato, facendo attenzione a molti particolari importanti al fine di evitare il più possibile errori di tipo accidentale e sistematico. Sono dotate di piedini regolabili per poter sistemare il livellamento e di due vetri laterali scorrevoli che, una volta chiusi, impediscono movimenti di aria e consentono di effettuare la pesata senza fluttuazioni di peso. Inoltre devono anche essere poste su di un tavolo anti-oscillazione e in un ambiente asciutto e separato dal laboratorio.

Bilancia analitica
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La bilancia tecnica è più pratica e di facile utilizzo e viene impiegata per pesate che non hanno bisogno di molta precisione anche se, comunque, si possono stimare i centesimi di grammo e la portata può variare dai 200 grammi fino a qualche chilo. In ambito scolastico sono più che sufficienti per poter svolgere la maggior parte delle esperienze tranne quelle che riguardano le analisi quantitative. La loro facilità d’impiego, il poco ingombro ed anche il minor costo, sono fattori che determinano e giustificano il loro diffuso impiego negli istituti scolastici.

Principio di funzionamento

Le bilance tecniche e analitiche sono provviste di un piattello metallico appoggiato ad un cilindro metallico attorno al quale è avvolta una bobina attraversata da corrente che è immersa in un campo magnetico costante. Questo sviluppa una forza diretta verso l’alto tale da poterla mantenere sospesa nell’aria, insieme con il piatto soprastante e la eventuale polvere da pesare. Quando viene aggiunta quest’ultima, l’abbassamento del piattello viene rilevato da un sensore di posizione che manda un segnale ad un circuito elettronico che lo elabora. L’entità delle variazioni analizzate dal circuito producono come risultato la visualizzazione della misura direttamente sul display digitale.

Le principali caratteristiche di una bilancia sono:

  • sensibilità che indica la più piccola variazione di massa che lo strumento può rilevare;
  • portata che rappresenta il carico massimo che la bilancia può sopportare;
  • linearità che esprime l’errore massimo di pesata che si può osservare sull’intero campo di misura ovvero la corrispondenza tra l’indicazione della bilancia e il carico applicato;
  • accuratezza che è un indice della concordanza tra la misura effettuata dalla bilancia e il valore standard di riferimento;
  • precisione (o riproducibilità), che indica la concordanza di misure ripetute dello stesso oggetto.

Modalità d’uso

Per effettuare una pesata si pone sul piatto della bilancia il contenitore di raccolta (becker, vetrino da orologio, pesafiltro o altro) e successivamente si esegue l’azzeramento (tara). Si introduce all’interno del contenitore la sostanza che si vuole pesare con una spatolina, facendo attenzione a non versarne neanche un granello sul piatto. Sul display della bilancia si leggerà direttamente la massa. Accendere la bilancia qualche ora prima per portare a temperatura di lavoro i circuiti elettrici presenti all’interno.

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