Quanti watt occorrono per illuminare… ?

Quante volte ce lo siamo sentiti chiedere: quanti watt per illuminare la mia …..?

Provo ad indicare un possibile modo di valutazione della potenza espressa in watt per illuminare un’area.
Partiamo dalla considerazione che conosciamo l’ambiente da illuminare, quindi la sua destinazione di uso e la sua superficie espressa in m2 ( i metri quadrati da considerare sono quelli sui quali si vuole l’illuminazione, pertanto la superficie della pavimentazione). Sulla base della destinazione d’uso possiamo determinarci il valore di illuminamento necessario, aiutandoci da tabelle che esprimo il valore in lux dell’illuminamento in funzione dell’ambiente.
Ad esempio per una zona di passaggio sono consigliati valori di 50-150 lux, e poiché questo valore rientra nel limite dei 200 lux ( a meno di esigenze particolari) possiamo scegliere una lampada di tipo caldo, ovvero con temperatura di colore massimo di 3500°K.
Bene quindi conosciamo l’ambiente (corridoio=zona di passaggio=16 m2) da illuminare, i lux necessari (consideriamo 150) e la temperatura di colore della lampada.
A questo punto nota la superficie (S)  in m2 , noto il valore dei lux ci possiamo determinare il flusso luminoso F, ovvero i lumen che la lampada deve sviluppare utilizzando l’espressione.

F = E x S
F = 150 x16 = 2400 lm

Utilizzando le tabelle di corrispondenza resa lm-watt per tipo di lampada, sarà sufficiente dividere i lumen ottenuti per quelli che il tipo di lampada offre come resa per ogni suo watt, e si ottiene la potenza necessaria per l’illuminamento dell’area.

tabella resa lum-watt

Dividendo i 2400 lm per i 50 lm/W che offre una lampada CFL da 22 W, otteniamo 48 W necessari, per cui due lampade CFL da 22 W sono sufficienti ad illuminare la nostra area, considerando una lampada LED della potenza di 4W con 320 lm dichiarati dal costruttore, quindi 80 lm/W, nel nostro esempio necessiteremo di 2400 lm/80 = 30 W, un risparmio di ben 18 W rispetto alle lampade CFL, oltre ad i vantaggi che offre la nuova lampada LED : maggiore efficienza, maggiore durata, accensione istantanea, e non contiene mercurio.
Ovviamente è fondamentale considerare lampade LED prodotte da costruttori affidabili, che rendano note le caratteristiche elettriche ed illuminotecniche della lampada, infatti non è raro in questi casi ottenere direttamente sulla confezione della lampada il valore di illuminamento in lumen evitandoci così i precedenti laboriosi calcoli.

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10 Risposte a “Quanti watt occorrono per illuminare… ?”

  1. buonasera,
    io dovrei illuminare una zona giorno con cucina di 26 mq,premesso che vorrei una lampada a sfera a sospensione,vorrei sapere quante lampadine mi sono necessarie e da quanti watt.grazie

    1. Salve Sabrina.
      Da quanto hai indicato si direbbe che la superficie interessi due ambienti: il soggiorno ed ua cucina o angolo cottura.
      Ammesso che io abbia capito bene, direi che sia il caso di valutare due punti luci distinti, uno per il soggiorno ed uno per la cucina, questo per consentire di avere un’illuminazione dedicata all’ambiente in funzione della destinazione di uso.
      In tal senso mi riferisco ad avere una luce, ad esempio di tipo calda in soggiorno, ed una luce di tipo fredda quindi bianchissima in cucina (area di lavoro).
      Se così fosse si dovranno considerare le due superfici separatamente, le tipologie di lampade scelte, rilevare da tabelle i valori di lumen per metro quadro necessari all’ambiente specifico (soggiorno e cucina) moltiplicar equest’ultimo per i metri quadri di ogni ambiente ottenendo così il valore di lume necessari per l’ambiente.
      Dalle caratteristiche della lampada scelta si ottengono i lumen emessi dalla lamapada, si dividono con questo valore i lume complessivi ottenuti in precedenza e si trova così il numero di lampade necessarie per l’ambiente considerato.
      Questo fermo restando che resta comunque una valutazione spannometrica, perchè poi inciderà anche la tipologia del corpo illuminante,e della posizione e nonultimo dell’ambiente stesso .
      Pertanto resta sempre valida poi la valutazione oggettiva a campo in funzione del tipo di lampada scelto e l’installazione realizzata, una volta ottenuto il numero di lampade necessario.

  2. Buonasera, davvero ho qualche difficoltà nel capire come ottener una luce sufficiente per mangiare,guardare tv, stare normalmente su un divano in un soggiorno (normalmente userei una lampada normale da 120w) in cui ho 2 onde con controsoffitto, ognuna ricopre uno spazio di circa 3×4 mc2 (quindi 12mq ognuna delle aree coperte con il controsoffitto). ho pensato di inserire 8 faretti ad incasso con led, 3w da 300 lumen, con angolo 120°. Puo’ esser sufficiente a non pensar che sia davvero troppo poco ? grazie in anticipo per l’attenzione. Un cordiale saluto

    1. Salve Roberto. Dalla tua domanda si direbbe che la tua necessità sia quella di illuminare un ambiente che è destinato a differenti necessità, appunto quella di cucinare, di vedere la tv e di soggiornarvi utilizzando il comodo divano, a mio avviso sono destinazioni di uso che richiedono illuminazioni differenti, o comunque soggettive, questo per dire che standardizzare con un’unica illuminazione potrebbe non esser semplice. Sono destinazioni di uso che richiedono un tipo di illuminazione differente. Soggiornare sul divano per vedere la tv, può esser piacevole avere una luce calda e poco diffusa da limitare il contrasto con lo schermo tv, mentre può esser comoda una illuminazione concentrata e fredda sul piano di lavoro della cucina mentre si sta cucinando. Ora fermo restando queste mie considerazioni, che potrebbero anche essere soggettive, nella scelta dell’illuminazione quello che occorre considerare, è dapprima la destinazione di utilizzo dell’ambiente, e poi in funzione di questo valutare (tabelle) la quantità di lumen che occorre per metro quadro, e da questi scegliere il tipo di lampada (led, o cfl) in rapporto ai watt necessari ed i lumen che fornisce, senza tralasciare anche il tipo di luce (calda o fredda) che si vuole utilizzare o che si consiglia per quel tipo di ambiente.
      Venendo alle tue indicazioni, direi che una lampada led da 3 W con 300lm mi sembra un tantinello bassa, e mi riferisco ai lumen che fornisce, opterei per una lampada led con maggior efficienza in lumen, e su quest’ultimi proverei a dimensionare le lampade. Considerando che una cucina ha bisogno di 200..500 lumen per metro quadro, mentre un soggiorno 100..250 lumen per metro quadro, ovviamente si dovrà poi considerare l’area del soggiorno (dove appunto si soggiorna) differentemente da quella di cucina (ovvero il piano di lavoro) e dove possibile differenziare l’illuminazione, ad esempio realizzando punti luce dedicati.
      Gli otto punti luce, con lampade led da 3 W 300 lm, sviluppano 3×8 = 2400 lm complessivi ,c’è poi da vedere quale tonalità di luce, perché come detto una luce calda va bene per un soggiorno, ma meno bene per un ambiente di cucina. Ora se considero tutto l’ambiente come soggiorno ed ho una superficie di 12 metri quadri, e ipotizzo 300 lumen per metro quadro, avrò bisogno di 12 x 300 = 3600 lumen complessivi, e con i mie 8 punti luce led considerati non ci sono, sempre ammesso che siano di tonalità adeguata … poi si deve considerare l’ambiente cucina.. insomma per farla breve, io considererei un’illuminazione per l’ambiente come soggiorno (luce calda, diffusa), mentre per la cucina un’illuminazione concentrata (sul piano di lavoro e fredda).
      Ovviamente sono considerazioni, che vanno poi interpretate in virtù dell’ambiente delle possibilità di installazione, fermo restando che le considerazioni sono da fondarsi sui lumen e non sui watt di ogni elemento illuminante.

      Ciao.

  3. Devo illuminare un bagno di soli 3m2, cosa mi serve? Non capisco le formule, puoi allegare un’immagine?
    Grazie!

    1. Salve Massimo.
      Relativamente alla lettura delle formule hai ragione, credo ci sia un problema di conversione del plugin di conversione nel portale, speriamo che l’admin risolva al più presto.
      Per quanto riguarda la tua domanda provo a rispondere, seguendo quanto indicato nella presentazione sopra.
      Dunque, si inizia con lo stabilire la superficie da illuminare, che nel tuo caso è di 3 mq, e la sua destinazione di uso che come hai indicato corrisponde a quella di una toilette.
      Ora seguendo quanto consigliato dalle tabelle , in un bagno sono indicati 100 lum per mq, pertanto nel caso dei 3 mq occorreranno 100 x 3 = 300 lum.
      Ora se consideriamo una lampada led ad alta efficienza della potenza di 3 W ed una resa in lumen di 20 lm/W avremo 60 lumen con una lampada led da 3 W.
      Dividendo i 300 lum necessari per il bagno, con i 60 lum della lampada led da 3 W, ottengo 300:60 = 5 lampade da 3 W led necessarie ad illuminare l’ambiente.
      Ora però occorre aver presente che la resa luminosa in lumen/W è molto più alta di quella che ho considerato nel calcolo, pertanto può essere sufficiente anche un numero inferiore di lampade led di quelle ricavate.
      Questo per dire che una volta stabilito il numero di lumen necessari per l’ambiente (lo si può ricavare da tabelle disponibili in rete) è sufficiente conoscere il tipo di lampda led per le sue caratteristiche di potenza/lumen che rende.
      Fermo restando che molto influisce anche il tipo di corpo illuminante, e la disposizione del/dei punto/i luce installati nell’ambiente.
      Spero di essere stato chiaro e di aiuto.
      Ciao.

  4. Salve, vorrei sapere per un capannone commerciale con altezza di m. 5,10 e area di mq. 1.200,00… dovendo installare dei pannelli led 60×60 da 48W l’uno, quanti ne devono andare per garantire un idonea luminosità dell’ambiente…?

    1. Salve Mario.
      La tua domanda si riferisce ad una specifica attività, per la quale immagino preceda un progetto secondo il quale il relativo progettista abbia previsto la tipologia ed il corretto livello di illuminamento necessario, e che saprà darti senz’altro le giuste indicazioni.
      L’esposizione che ho presentato, si riferisce ad una valutazione di massima di illuminamento per piccoli ambienti ad uso civile, pertanto l’indicazione che può fornire nel tuo caso può essere un’indicazione di massima.
      Questo per dire, che individuare il tipo di “illuminamento” necessario ad un’ambiente e superficie che hai indicato, prevede delle considerazioni che non possono prescindere dalla destinazione di uso della superficie, secondo la quale si dovranno individuare i corretti livelli di illuminamento espressi in lumen su metro quadro.
      Sulla base di questo parametro (ed altre considerazioni di calcolo) si dovrà poi individuare il tipo di elemento illuminante che avrà si una propria potenza espressa in watt, ma la caratteristica necessarià è la sua resa luminosa espressa il lumen su watt.
      Quindi note queste due caratteristiche o valori si potrà avere un’indicazione di massima di quanti elementi illuminanti occorrono, poi si dovranno fare altre considerazioni sulla installazione pratica dei corpi illuminanti, ovvero le loro quote di installazione che possono solamente essere considerate in virtù dell’ambiente da illuminare relativamente alla sua destinazione di uso; ovvero diverso è illuminare un ambiente perchè utilizzato per area di disegno, piuttosto che illuminare un ambiente ad uso magazzino di stoccaggio.
      Inoltre altre considerazioni dovranno essere fatte sulla dislocazione dei corpi illuminanti, se centrati o decentrati rispetto all’area, e non ultima la considerazione su eventuali punti luce di emergenza.
      Tutto questo sempre avendo ben presente il tipo di attività che in quell’area viene svolta, e quanto la normativa prescrive relativamente al tipo di illuminazione che deve soddisfare.
      Credo di essermi dilungato troppo, ma è quanto credo di aver presente in merito e per dire che simili considerazioni per attività di questo tipo sia necessario uno specifico progetto e relativo calcolo.
      Ciao.

  5. Buonasera, ho difficoltà nel trasformare in [W/mq-100lux]

    come si procede?

    ho una potenza di 5000 W e un area di 468,4 mq

    come si tiene conto?

    grazie, Andrea

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