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I diodi schottky in breve e l’identificazione dei dispositivi a semiconduttore.

Questa breve presentazione, viene dalla domanda di un carissimo amico, che per necessità mi chiede: “come identifico i diodi Schottky?”, così ne approfitto per una rapida esposizione ed altrettanto ripasso … 😀

I diodi schottky(LINK PER L’ACQUISTO)

(dal nome del fisico tedesco Walter Schottky) utilizzati nei circuiti a commutazione e negli integrati (TTL di tipo S ed LS) hanno un comportamento analogo a quelli dei comuni diodi al silicio, ma si differenziano da quest’ultimi per una caratteristica tensione di soglia che risulta essere più piccola, circa 0,35 V.

Quindi ha una bassa caduta di tensione diretta Vf , quindi una bassissima perdita di energia (Vf x I) ed ha tempi di commutazione ridotti inferiori al nanosecondo. Caratteristiche che li rendono molto idonei  nei circuiti di commutazione rapida (circuiti logici) e nei circuiti interessati da frequenze elevatissime, del tipo mixer, demodulatori, generatori di armoniche. Grazie a questa bassa caduta di tensione e quindi una ridotta perdita di energia vengono anche utilizzati nei sistemi fotovoltaici per proteggere le batterie da possibili scariche lungo i pannelli solari  nelle ore notturne nel caso di impianti stand-alone, ed utilizzati anche nei sistemi grid connected per evitare le correnti inverse fra stringhe adiacenti  verso quelle non illuminate  in caso di rottura dei diodi di bypass.

L’identificazione dei semiconduttori avviene attraverso una sigla stampigliata sul corpo degli stessi componenti elettronici, secondo alcuni standard di relativi paesi, così lo standard JEDEC (comitato tecnico per i componenti, dipendente dall’associazione delle Industrie Elettroniche Americane IEA):

  • 1N seguito da 2..4 cifre identifica un diodo (1N4004)
  • 2N seguito da 2…4 cifre indentifica un transistore (2N2202)

ed a volte il numero è seguito da una lettera che ne identifica un miglior parametro

rispetto al tipo base. L’associazione europea per i componenti elettronici (Pro Electron) utilizza il seguente standard:

  • Due o tre lettere seguite da due o tre cifre identificano un largo spettro di dispositivi a semiconduttore. Le cifre hanno un particolare significato tecnico, mentre le lettere definiscono il tipo di componenti e le sue caratteristiche applicative e tecnologiche, ad esempio BC107 identifica un transistor al silicio (B) per bassa frequenza (C) secondo tabella…

Significato delle lettere nelle sigle dei semiconduttori:

  1. Prima lettera
    • A germanio
    • B silicio
    • C arsenurio di gallio
    • D antimoniurio di indio
    • R materiali per fotoconduttori e generatori di hall
  2. Seconda lettera
    • A diodo di segnale
    • B diodo a capacità variabile
    • C transistore per bassa frequenza
    • D transistore di potenza per bassa frequenza
    • E diodo tunnel
    • F transistore per alta frequenza
    • L transistore di potenza per alta frequenza
    • N fotoaccoppiatori
    • P dispositivo sensibile alle radiazioni
    • Q dispositivo generatore di radiazioni
    • R dispositivo di commutazione controllato a impulsi
    • S transistori per commutazione
    • T dispositivo di commutazione di potenza controllato ad impulsi
    • U transistore di potenza per commutazione
    • Y diodo raddrizzatore
    • Z diodo zener
  3. Terza lettera
    • X,Y,Z…tipi professionali

Per quanto riguarda l’Associazione delle Industrie Giapponesi (JIS) le sigle iniziano con 2S seguito da una lettera e da diverse cifre, ad esempio 2SC380 .. la lettera che segue la S ha il significato:

  • A transistore pnp per alta frequenza
  • B transistore pnp per bassa frequenza
  • C transistore npn per alta frequenza
  • D transistore npn per bassa frequenza

Nel caso specifico dei diodi schottky, il simbolo elettrico di riferimento è definito da:

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