Gradi di protezione degli involucri.

Iniziamo con il dire che ogni dispositivo elettronico e/o elettrico ha un proprio cabinet o involucro che ne realizza il suo contenitore per la sua installazione ed il suo utilizzo. Possiamo pensare ad esempio ad una scatola di derivazione, o possiamo pensare ad un elemento di illuminazione, avranno a seconda delle caratteristiche del loro involucro una caratteristica di installazione adatti magari per un ambiente interno  piuttosto che per un installazione in ambiente esterno.

Quindi l’involucro oltre a svolgere funzioni di contenitore, dovrà altresì  fornire una determinata protezione contro i contatti diretti per le persone e contro gli agenti esterni di tipo ambientale.

Pertanto ogni involucro avrà una propria caratteristica protezione a seconda del tipo di installazione che dovrà supportare relativamente all’ambiente dove andrà installato, quindi sarà necessario stabilire per ogni involucro la sua protezione in modo da fornire la scelta corretta in funzione del tipo di applicazione, ed in questo senso ci viene in aiuto la norma CEI EN 60529/1997 (ex CEI 70-1) che stabilisce per ogni involucro per materiale elettrico, la cui tensione nominale non supera 72,5 kV, il proprio grado di protezione definito dalle lettere caratteristiche IP (international protection) seguito da due cifre ed eventualmente da due lettere.

La prima cifra , indica il grado di protezione contro la penetrazione di corpi solidi e della polvere, ed il grado di protezione contro l’accesso a parti pericolose del dispositivo; con parti pericolose si vuole intendere sia le parti elettriche in tensione che le parti meccaniche in movimento, tipo cinghie, ruote dentate etc. Queste condizioni vengono verificate separatamente. La prima cifra si interpreta secondo tabella 1.

TAB 1 Contro i corpi solidi e l’accesso a parti pericolose

  1. Non protetto
  2. Protetto contro i corpi solidi di dimensioni superiori a 50 mm e contro l’accesso a parti pericolose col dorso della mano
  3. Protetto contro i corpi solidi di dimensioni superiori a 12,5 mm e contro l’accesso a parti pericolose con un dito
  4. Protetto contro i corpi solidi di dimensioni superiori a 2,5 mm e contro l’accesso a parti pericolose con un attrezzo (esempio il cacciavite)
  5. Protetto contro i corpi solidi di dimensioni superiori a 1,0 mm e contro l’accesso a parti pericolose con un filo
  6. Protetto contro la polvere e contro l’accesso a parti pericolose con un filo
  7. Totalmente protetto contro la polvere e contro l’accesso a parti pericolose.

La seconda cifra, indica il grado di protezione dalla penetrazione dell’acqua, secondo uno schema rappresentato in tabella 2.

TAB 2 Contro l’acqua

  1. Non protetto
  2. Protetto contro la caduta verticale di gocce d’acqua
  3. Protetto contro la caduta di gocce d’acqua con una inclinazione massima di 15°
  4. Protetto contro la pioggia
  5. Protetto contro gli spruzzi d’acqua
  6. Protetto contro i getti d’acqua
  7. Protetto contro le ondate
  8. Protetto contro gli effetti dell’immersione
  9. Protetto contro gli effetti della sommersione

Poi c’è la lettera addizionale che ha lo scopo di indicare il livello massimo di inaccessibilità all’involucro con le dita o la mano o da oggetti impugnati da un operatore, ed anche in questo caso le specifiche funzioni per ogni lettera sono indicate in tabella, come da tab 3

TAB 3 Lettera addizionale                 

  1. Impedisce l’accesso con il palmo della mano
  2. Impedisce l’accesso con un dito
  3. Impedisce l’accesso con un attrezzo impugnato
  4. Impedisce l’accesso con un filo impugnato

Questa lettera addizionale ha anche la funzione antinfortunistica, pertanto andrà utilizzata se la protezione di accesso all’involucro sarà superiore a quella indicata dalla prima cifra del codice di protezione IP.

Nel caso ad esempio di un codice di protezione IP1X, quindi protetto contro la penetrazione dei corpi solidi con diametro superiore o uguale a 50 mm si possono aggiungere protezioni interne che impediscano l’accesso alle dita perché non entrino in contatto con parti pericolose, se cosi fosse il codice di protezione diverrebbe IP1XB, sarebbe stato inutile aggiungere la protezione B se il codice di protezione fosse stato IP2X.

Qualora  si realizzi con accorgimenti costruttivi, del tipo barriere, distanziatori etc una protezione solo contro l’accesso a parti pericolose il grado di protezione verrebbe indicato con la sigla IP seguita da due lettere X e dalla lettera addizionale, ad esempio se la protezione realizzata  fosse contro l’accesso del dorso della mano si avrebbe IPXXA.

La lettera supplementare invece, indica le condizioni particolari relative all’impiego  o il tipo dell’involucro e del suo contenuto, come meglio specificato nella tabella quattro.

TAB 4 Lettera supplementare

H – involucro adatto ad un’apparecchiatura ad alta tensione, da 1 a 75 kV.

W– involucro idoneo all’impiego in condizioni atmosferiche particolari (specificate dal costruttore) e dotato di accorgimenti protettivi addizionali

MS– involucri in cui la presenza di parti interne in movimento (motori), l’eventuale ingresso di acqua potrebbe provocare danni. La presenza della lettera M salvaguarda sempre dai danni,, mentre la presenza della lettera S indica una salvaguardia condizionata dal fatto che le parti mobili non siano in moto.

codice-ip

Pertanto quando si deve considerare l’installazione di un dispositivo in un particolare ambiente o in particolari condizioni è bene considerare il codice di protezione IP del dispositivo che per quel tipo di applicazione suggerisce la norma. Ricordando che le norme per gli impianti elettrici, indicano per gli involucri che contengono parti attive (in tensione) scoperte, un grado di protezione  almeno pari a IPXXB, mentre per le superfici orizzontali indica un grado pari a IPXXD.

 

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