Multimetro ed oscilloscopio:due in uno in una nuova versione .. MT8208

Dopo aver provato l’MT8205, non ho potuto fare a meno di averne uno anch’io; così cercando nel web  mi sono imbattuto nella recente versione MT8208 dall’aspetto e caratteristiche interessanti rispetto al suo predecessore. LINK PER L’ACQUISTO

E così, una volta ricevuto il multimetro (un mese preciso per la consegna) ho pensato di condividerne le caratteristiche/prestazioni, in questa presentazione.

La confezione si presenta con una scatola personalizzata (quella del MT8206 era una scatola anonima) al multimetro sulla parte frontale è ben scritto “ multimeter and oscilloscope 2 in 1” che rende l’idea della versatilità dello strumento, mentre nella parte posteriore sono riportati i parametri per ogni grandezza misurabile , dimensioni e peso dello strumento

All’interno della confezione, si trova il multimetro con una custodia a sacchetto, utile per conservare lo strumento, una coppia di puntali ed il manuale rigorosamente scritto in inglese (nellìMT8206 le istruzioni erano anche in Italiano).


Il multimetro viene fornito senza le tre batterie di alimentazione, che sono le classiche AA, ovvero le stilo da 1.5 V, particolare ne è l’inserimento che prevede prima la posa della due stilo laterali e poi la posa della stilo centrale, come correttamente indicato nella serigrafia sul portello del vano batterie; immagino che questo sia dovuto alle dimensioni ridotte (83 x 160 x 32 mm) dello strumento rispetto al suo predecessore MT8205 (186 x 100 x 45 mm) e conseguente riduzione del peso. Si presenta molto compatto e pratico, e il display con la grafica a colori lo rende interessante alla vista .. 🙂

Le funzioni di multimetro, credo siano ben note a tutti. La misura delle note grandezze fisiche che governano i circuiti elettrici di tensione (alternata e continua) corrente (alternata e continua) e quelle di resistenza, capacità, frequenza e verifica della giunzione del diodo, e l’utilissima funzione prova continuità, seppur con portate differenti dal predecessore, mantengono la stessa funzionalità. Nel manuale si possono leggere le portate di misura con i rispettivi valori di incertezza ..

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Le grandezze di misura sono selezionabili con il classico commutatore rotativo, portandosi nella rispettiva posizione interessata, con la particolarità di avere la funzione di autorange, cioè non ci si deve preoccupare di selezionare la scala come nel MT8205. Una funzione utile presente, è la funzione “sleep” ovvero, una volta acceso rotando il commutatore nella posizione desiderata, se non rimane inutilizzato per un breve periodo si spegne automaticamente limitando cosi il consumo inutile delle batterie. Se invece si vuole utilizzare lo strumento in accensione continua è sufficiente premere F1 e ruotare il commutatore nella posizione di misura desiderata accendendo il multimetro.

Per il rilevamento della misura ci si avvale dei due puntali in dotazione, che si presentano ben fatti, grazie alla morbidezza del cavo in silicone si rendono più duttili nella misura, non rigidi come quelli dell’MT8205. Le boccole per le varie grandezze di misura che ospitano le banane dei puntali, sono ben protette da fusibili di portata serigrafata sotto la rispettiva boccola.

Fin qui tutto regolare per un normale multimetro, ma come avrete notato nella prima immagine la chicca di questo strumento oltre la funzione oscilloscopio, è il display (2,4 pollici) con una grafica nuova e a colori rende meglio leggibile la misura, e le note a schermo come quelle del menu dei tasti F1,F2,F3,F4 e le informazioni di misura fornite dall’oscilloscopio.

Il display nelle condizioni di misura, consente di leggere in alto la grandezza selezionata (VOLTAGE) nell’esempio quella di tensione, la funzione (AUTO) automatica inserita e la portata (4.000) e in giallo  il valore (0,345) della tensione (V) alternata sotto misura (AC); in basso al display c’è il menu (REL_P-H_SEL_AUTO) dei rispettivi tasti funzione  F1 , F2 , F3 , F4; questi tasti funzione, assumeranno a seconda dell’indicazione fornita a display le rispettive funzioni per le rispettive posizioni dei tasti. Nell’immagine di esempio avremo  F1= REL, F2=P-H, F3=SEL, F4=AUTO.

Relativamente all’utilizzo del multimetro per la misura delle grandezze note (V,A,R,C,f..), non c’è molto da dire, provo a riproporle rapidamente .

Si sfrutta la comodità della portata automatica, così senza preoccuparsi di scegliere la portata giusta, si seleziona la grandezza da misurare e si esegue la misura. Nel caso della misura di resistenza, si porta  il selettore sulla funzione resistenza , e si esegue la misura; nell’esempio un resistore da 100 Ohm ¼ di watt viene letto con valore di 99,6 Ohm, buono se si considera la tolleranza del componente e gli errori introdotti dalla misura ..

e sempre su questa posizione, premendo il tasto funzione F3 _SEL si seleziona la misura prova diodo, questo strumento testa il diodo con una tensione di 5 V ed una corrente di 1,5 mA ..

 Sempre con la funzione F3 _SEL si passa alla funziona “prova continuità” in questa condizione il multimetro se rileva una misura di resistenza inferiore ai 50 Ohm emetterà un beep continuo e l’indicazione del valore misurato in ohm, per valori superiori visualizzerà la misura ..premendo ancora il tasto F3_SEL si passa alla funzione di misura della capacità di un condensatore .. in questo caso sotto misura c’è un condensatore elettrolitico di 4,7 uF 100 V, lo strumento fornisce in chiaro la misura di 4,39 uF .

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I due puntali con clip che si vedono in foto, li ho utilizzati per comodità e poter scattare la foro, preciso che non in dotazione con lo strumento .. 😉

Dopo la misura dei componenti passivi, si  prosegue nella misura delle grandezze fisiche. Misura di tensione continua, classica misura della tensione di  una batteria, in questo caso una batteria da 9 V recuperata, lo strumento ci fornisce la misura di 9,61 V, direi ben carica in tensione 😀

Un’altra misura di tensione continua questa volta fornita da un vecchio carica batterie ..lo strumento ci indica 5,1 V , ovviamente leggermente superiore del valore di targa del carica batterie essendo la misura in questo caso a vuoto.

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Una nota seppur breve, va detta sui tasti funzione F1,F2,F3,F4 che nella funzione multimetro assumo rispettivamente le funzioni indicate dal menu in basso al display.

Il tasto F1 consente di attivare la funzione REL, ovvero fissare un valore relativo di misura; mentre il tasto F2 consente di inserire la funzione PH, cioè un valore alto  e basso di misura eseguita, il tasto F3 si utilizza per attivare la funzione SEL ovvero quella di selezione  di portata/grandezza, ed il tasto F4 per inserire/disinserire la funzione AUTO. Per approfondimenti su queste funzioni rimando alla lettura del manuale 😉

Però, avendo disponibile la funzione oscilloscopio, perché non provarla per verificare eventuale presenza di componente alternata sulla tensione in uscita di questo vecchio carica batterie per cellulare .. si  preme il tasto R per qualche secondo.. et voilà ..

Si direbbe una tensione continua pulita  🙂 , da notare la nuova grafica dell’oscilloscopio, rispetto a quella presente nel suo predecessore.

In linea con quello degli oscilloscopi, si presenta suddiviso in divisioni (linee tratteggiate), con in alto le info dei tempi , scala impostata (5 ms) dell’ampiezza (30 V) la modalità del trigger e la relativa funzione (AUTO), e in basso i valori della grandezza in misura  : tensione picco-picco (1,28 Vpp) ed il valore di tensione in RMS (4,78 Vrms), eventuale valore di frequenza. Da notare il menu dei tasti funzione, differente da quello del multimetro :  TIME, RANGE, TRIGGER rispettivamente per i tasti F1,F2,F3. Le principali caratteristiche dell’oscilloscopio : larghezza di banda di misurazione della forma d’onda 1MHz  , frequenza di campionamento 2.5MHz.

Proseguendo con le misure delle grandezze fisiche non poteva mancare la misura di  tensione alternata (Vac), con la classica misura della tensione di rete (MISURA CHE VA ESEGUITA CON ATTENZIONE PER LA PRESENZA DEL RISCHIO ELETTRICO DI ELETTROCUZIONE !) .. si selezione la portata V alternata con il commutatore rotativo, e si misura la tensione di rete con i rispettivi puntali. In questa condizione il multimetro quando legge la tensione alternata, emette un beep ed una folgore rossa lampeggiante appare in alto a sinistra del display ,per attirare l’attenzione sulla misura ritenuta rischiosa per le persone, non male come condizione di alert per l’operatore ; contemporaneamente fornirà il valore di tensione misurato. Nel mio caso un valore di tensione di rete un po’ bassino, seppur nella tolleranza che il gestore fornisce..

Questa misura è un’altra ghiotta occasione per  sfruttare la funzione oscilloscopio , al fine di visualizzare la forma d’onda della tensione di rete, misurandone anche la frequenza ed i valori caratteristici della forma d’onda variabile .. 😀

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Cosi possiamo leggere di avere una tensione del valore di 564 Vpp, ed un valore di 206 Vrms ad una frequenza di 50 Hz; dalla forma d’onda si direbbe pulita, e seppur rientrando nella tolleranza del fornitore di energia elettrica (+_-10%) , un po’ bassina con i suoi 206 Vrms. In alto si possono apprezzare i valori impostati in automatico della scala dei tempi 5.0 mS e dell’ampiezza 300 V e della posizione del trigger.

Altra grandezza fisica da misurare tipica dei circuiti elettrici è la misura della corrente assorbita da un generico circuito/dispositivo elettrico, sia in continua che in alternata. Nella misura che segue, per la prova ho utilizzato trasformatore elettrico con uscita 12 Vac ed una lampadina da 20 W. Cosi facendo ho inserito in serie alla lampada i puntali dello strumento, e su questo ho selezionato la grandezza A con il commutatore, avendo poi cura di selezionare con il tasto F3 la misura in AC. In questi casi, immaginando di non conoscere l’ordine di grandezza della corrente da misurare, per sicurezza si utilizza dapprima la portata maggiore, ovvero si inserisce il puntale nella boccola rossa con indicato 10 A.

Una volta eseguita la misura, se il valore fornito è dell’ordine dei mA si può spostare la connessione del puntale rosso nella boccola dei mA per apprezzare meglio la misura.

Nell’esempio di misura proposto, lo strumento indica una corrente alternata assorbita pari a 1,706 A, quindi ben fatto a scegliere la portata maggiore (altrimenti addio fusibile sulla portata dei mA .. 🙁  ) .. essendo questa una grandezza alternata, anche questa volta possiamo utilizzare l’oscilloscopio per vedere la forma d’onda in misura della corrente, e le relative misure fornite ..

  1. Attenzione ad utilizzare le portate in corrente ed inserire correttamente lo strumento in serie al circuito di misura, poiché si è vero che ci sono i fusibili di protezione, ma sono del tipo in SMD , pertanto non facilmente reperibili e non facilmente sostituibili 😉 .

I dati forniti sono quelli della corrente di picco-picco pari a 3,72 App, quello della corrente in rms pari a 1,43 Arms, e la frequenza della forma d’onda di 50 Hz.

Oltre le caratteristiche migliori dell’oscilloscopio e la grafica rispetto al suo predecessore, in questa veste lo strumento consente di leggere i valori caratteristici di un segnale variabile nel tempo, ovvero il valore di picco-picco (pp) , il valore medio (avg), ed valore effettivo (rms).

C’è ancora da aggiungere l’utilizzo dei tasti funzione F1, F2, F3, F4 che assumono una certa importanza nell’utilizzo dell’oscilloscopio, in quanto consentono di settare la base dei tempi (TIME) , l’ampiezza (RANGE)  e il trigger (TRIG) della forma d’onda della grandezza sotto misura; come indicato dal menu che appare in grafica.

Nella schermata di misura principale, premendo F1 si entra nel sottomenu per la base dei tempi, questa verrà regolata con F2 ed F3 come indicherà in nuovo menu che appare e con F1 si uscirà, tornando indietro nel menu.

Nella schermata di misura principale, premendo F2 si andrà in un sottomenu per variare il range, il nuovo menu fornisce con il tasto F2 i valori di X1-X3 ed F3 aggiusterà l’ampiezza verticale V/div, come il nuovo menu indica, con F1 si torna indietro.

Nella schermata di misura principale, premendo F3 si entrerà nel sottomenu di set per il trigger, con F2 si setterà il tipo di trigger, con F3 la modalità, e con F4 il livello. Premendo F4 un ulteriore sottomenu consentirà attraverso i tasti F2 ed F3 di regolare il livello di trigger ed F4 la funzione reset del livello a zero, e come sempre con F1 si torna indietro .

Come per il suo predecessore MT8206 anche in questo strumento è possibile realizzare un database delle misure e delle forme d’onda rilevate (nel precedente non ricordo se anche le forme d’onda fossero memorizzabili ..) per poi richiamarle all’occorrenza il tasto funzione in questo caso è il tasto S, che andrà premuto per memorizzare la forma d’onda e poi seguendo il menu indicato ed i relativi tasti funzione si posiziona nel database la misura/forma d’onda e la si salva.

In quest’ultima parte sono stato molto sintetico, pertanto rimando alla lettura del manuale, nello specifico alle pagine 10_14 dove, seppur in lingua inglese le procedure di misura sono ben descritte, anche se molto intuitive. Per chi volesse dare un’occhiata al manualetto, in fondo allego il link al pdf del manuale.

Conclusioni ..

Sono dell’avviso che è un multimetro che ha una buon rapporto qualità/prezzo, per le caratteristiche che ha e le due funzioni che offre, quella di multimetro e di oscilloscopio. Su quest’ultima come ho già scritto in altra occasione, non va intensa come sostituto di un “oscilloscopio da banco”, bensì come la comodità di avere a disposizione sul campo due strumenti in uno con un piccolo oscilloscopio utile per apprezzare una forma d’onda di un segnale non rilevabile dal classico multimetro e quindi non misurabile con quest’ultimo, e non è una cosa da poco. In questa versione l’oscilloscopio è migliorato nella grafica e nelle informazioni di misura che fornisce, pertanto più apprezzabile anche nelle caratteristiche tecniche. Il minor peso, e le minori dimensioni lo rendono ancor più comodo come lo è ancor di più l’esiguo consumo dichiarato. Pertanto considerando anche la miglioria nei cavi dei puntali, direi che lo strumento ben si presta su un banco di lavoro per un hobbysta e non. 😉

 

Bibliografia .

Manuale Utente dello strumento.

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