SCHEMA SINTETICO DI UNA RELAZIONE TECNICA

Una relazione tecnica deve essere stilata dopo aver svolto un’esperienza di laboratorio per avere chiaro ciò che è stato osservato, fatto e a quali conclusioni si è giunti. L’esposizione deve essere comprensibile anche per chi non è del campo, ovvero deve contenere tutte le informazioni per riprodurre in futuro lo stesso esperimento con le opportune spiegazioni. Per comprendere meglio come deve essere formulata, possiamo paragonare la relazione ad una ricetta di cucina dove è importante non solo indicare le componenti base con le relative quantità, ma è assolutamente necessario descrivere tutte le varie fasi operative con estrema precisione per preparare correttamente la pietanza, altrimenti si rischia di fare un intruglio immangiabile. Spesso si effettuano delle esperienze che tendono a dimostrare, sperimentalmente, alcune delle teorie scientifiche fondamentali incontrate durante le lezioni teoriche. In laboratorio si cercherà di riprodurre, il più possibile fedelmente l’esperimento, estrapolandone i dati e osservando con particolare attenzione tutti i fenomeni fisici, chimici o quant’altro possa essere utile ai fini di un efficace apprendimento. Ovviamente i mezzi, la strumentazione e i materiali che si hanno a disposizione in una realtà scolastica, non sono proprio quelli che vengono impiegati nei laboratori di ricerca. Si cercherà quindi di utilizzare le apparecchiature più idonee e limitare il più possibile gli errori strumentali e accidentali dovuti quest’ultimi al fatto che gli studenti non sono paragonabili al personale altamente qualificato presente nei laboratori specializzati. Nonostante tutto, il più delle volte si riesce, con qualche approssimazione, ad ottenere dei buoni risultati e molto vicini alle previsioni.

Passiamo quindi ad elencare i punti fondamentali da trattare, per ottenere una relazione tecnica chiara e utile all’apprendimento di un concetto scientifico:

  • DATI DELLO SPERIMENTATORE con nome, cognome, classe e data;
  • TITOLO dell’esperienza in forma sintetica e generale;
  • OBIETTIVO: indicare in poche righe lo scopo per cui viene svolta l’esperienza di laboratorio;
  • ELENCO DEL MATERIALE, REAGENTI E STRUMENTAZIONE USATA: importante è avere una lista di tutto quello che serve per poter svolgere l’attività di laboratorio indicandone i nomi, le quantità e la tipologia prevista. Nel caso della strumentazione, vanno riportate alcune indicazioni che individuino le caratteristiche tecniche e modello del dispositivo adottato. Ad esempio, nel caso di una bilancia è utile sapere anche quale tipo, se tecnica o analitica, quale portata e sensibilità. Certe volte potrà essere utile fare anche un disegno dell’attrezzatura definendo così come questa debba essere assemblata.
  • VALUTAZIONE DEI RISCHI: fondamentale per avere chiaro i pericoli che potrebbero presentarsi durante l’esecuzione di un’attività di laboratorio adottando tutte le protezioni necessarie per prevenire incidenti ed essere pronti ad agire nel caso si verificassero. Importante è quindi sapere quali siano i dispositivi di sicurezza (DPI) da impiegare affinchè si possano evitare il più possibile situazioni di pericolo per l’operatore e per gli altri presenti nel laboratorio. E’ necessario quindi avere le informazioni che riguardano tutto ciò che viene utilizzato nell’esperimento consultando le schede di rischio e di sicurezza di ogni attrezzatura e materiale. La lettura, ad esempio, delle etichette dei composti chimici utilizzati, è importante per individuare i simboli di pericolo, i codici H (indicazioni di pericolo), i codici GH (di avvertenza), i codici P (di prudenza) ed altro. Vedi articolo sui “simboli di pericolo“.
  • PROCEDIMENTO: in questo settore vanno riportate, in sequenza logica, tutte le varie fasi operative indispensabili per poter realizzare l’esperienza di laboratorio. Ciò può essere svolto in maniera discorsiva o più semplicemente per punti senza trascurare nulla e nemmeno i più piccoli particolari. Spesso si rasenta la superficialità, dando per scontato dei passaggi tecnici operativi, senza rendersi conto che invece sono importanti per far capire al docente se le indicazioni date sono tutte state rispettate per raggiungere l’obiettivo didattico o se si è commesso degli errori.
  • TABELLE, DIAGRAMMI, SCHEMI, CALCOLI o quant’altro richiesto per completare il lavoro e renderlo il più chiaro possibile al fine di facilitare la comprensione di ciò che si è svolto.
  • OSSERVAZIONI: chiarimenti da indicare dal punto di vista tecnico-scientifico, descrivendo particolari situazioni che si sono verificate durante l’esperienza, magari chiarendo ciò che è stato prodotto al punto precedente con commenti e sviluppi di concetti teorici che dovrebbero essere stati dimostrati sperimentalmente se si sono seguiti tutti gli accorgimenti necessari per riprodurre in laboratorio il fenomeno scientifico studiato.

Relazione schema
Foglio di una relazione da compilare

Print Friendly, PDF & Email
(Visited 24.900 times, 12 visits today)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.