Prova di funzionamento del generatore di funzione in kit

Dopo l’assemblaggio, e la verifica della corrispondenza dei componenti e della bontà delle saldature, è  ora di dare tensione e verificare il funzionamento del circuito.Per la verifica ho utilizzato un piccolo alimentatore che fornisce i 12 V di tensione continua e supporta un’intensità di corrente di 500 mA largamente sufficienti per il generatore di funzione in kit; mentre per la misura dei segnali in uscita, mi munisco di un oscilloscopio, di tipo analogico doppia traccia 20 MHz. LINK PER L’ACQUISTO

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La verifica, molto semplice per ora, consiste nel verificare in uscita del gen.di funzione la presenza dei segnali di forma sinusoidale, quadra e triangolare. Utilizzando poi le regolazioni presenti nel circuito, si varierà la frequenza con il potenziometro RP1 e dove possibile (quadra e triangolare) il duty cicle  con il trimmer RP3 e la distorsione con il trimmer RP2.  Non resta che provare, avendo dapprima predisposto dei conduttori nei rispettivi morsetti di uscita del segnale sinusoidale (bianco), quadro (giallo) e triangolare (verde).

Cosi collego la sonda dell’oscilloscopio sul CH1, con il lato positivo al conduttore verde ed il morsetto negativo al GND e settando opportunamente l’oscilloscopio visualizzo la forma d’onda triangolare aiutandomi anche con le regolazioni presenti sul circuito, verificandone il funzionamento..

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È poi la volta della forma d’onda quadra, collegando il positivo della sonda sul conduttore di colore bianco, ed il morsetto negativo al GND, visualizzando cosi il segnale di forma quadra…

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Per finire poi con il segnale di forma sinuoidale, variandone la frequenza e regolando opportunamente l’oscilloscopio per la misura visualizzo il segnale sul conduttore di colore giallo ed il morsetto negativo sul GND…

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Pertanto si può dire che il circuito funziona…  😉  .. ora dovrò riuscire a settarlo su un segnale in uscita di 1000 Hz e di forma sinusoidale …

 

Sul Generatore di Funzione, in breve.  LINK PER L’ACQUISTO

Il generatore di funzione, il vero strumento, non il kit che ho realizzato, altro non è che un generatore di segnale di bassa frequenza che può fornire una gamma di frequenze da meno di un hertz a qualche decina di MHz, con vari tipi di segnali di forme diverse, ovvero di tipo sinusoidale, di tipo quadra, di tipo triangolare, e con diversa possibilità di scelta sui parametri da settare, ovvero, l’ampiezza il duty cycle … Il segnale di uscita viene prelevato dallo strumento a mezzo di un connettore di tipo BNC. In genere presentano la selezione di ampiezza del segnale, l’indicazione della frequenza su display, la selezione della forma d’onda, la selezione di ampiezza, il livello di continua, e il controllo di simmetria, sono poi presenti la modulazione di ampiezza del segnale e la modulazione di frequenza, nonché diverse modalità di funzionamento del segnale in cui l’oscillazione non continua ma avviene su comando, tipo il trigger, il funzionamento gate ed il funzionamento burst. In genere i generatori di funzione hanno un’impedenza di uscita pari a 50 ohm (o a volte 600 ohm), e l’ampiezza massima di uscita viene indicata su di un carico specifico, ad esempio 10 Vpp su un carico di 50  Ohm.

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Esempio di generatore di funzione di produzione Kenwood, Immagine by Wikipedia, autore  : Di QEDquid – Author’s photo, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=920054

https://it.wikipedia.org/wiki/Generatore_di_forme_d%27onda.

 

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