Un alimentatore bugiardo ..

… l’idea è stata quella di realizzare un illuminazione utile e al contempo poco invasiva sotto i pensili della cucina, per meglio illuminare il piano di lavoro. Da qui la necessità di acquistare ed utilizzare una (LINK per acquisto) striscia led (5 mt-6500k) opportunamente installata su guide in profilato di alluminio e relativo schermo trasparente.

Una volta realizzato il tutto e .. dato fuoco alle polveri .. sorpresa 😯 ! La luce emessa dalla striscia led installata è poco illuminante, di qui il sospetto sull’alimentatore (12 V -3A) di serie .. 🙄 .. già perchè l’alimentatore compreso nel blister della striscia led è sembrato da subito, pur considerando un alimentatore di tipo switching ..troppo leggero..ma senza perder tempo, ho acquistato un alimentatore nuovo (12 V -3 A) collegato .. et voilà .. la striscia led ora illumina a dovere la superficie utile in cucina.. 😀         Tornando al nostro alimentatore di serie, ora l’idea è di verificare se le caratteristiche dichiarate sull’alimentatore siano corrette, caricando l’alimentatore per poter misurare i valori di tensione e corrente che dovrebbe supportare, come dichiarato sulla custodia dell’alimentatore .. ovviamente ho anche aperto la custodia per vederne la realizzazione circuitale .. 😉

Il circuito di test da realizzare è molto semplice,si applica in uscita dell’alimentatore un carico passivo con caratteristiche note,un voltmetro per misurare la tensione, ed un amperometro per misurare l’intensità di corrente assorbita. Ci viene in aiuto la legge di Ohm per conoscere il valore dell’intensìtà di corrente che il nostro carico dovrebbe assorbire e l’alimentatore dovrebbe fornire..

così nel caso del resistore applicato di resistenza di 22 Ohm e della potenza di 25 W, alimentato con la tensione continua di 12 V, secondo la legge di Ohm dovrebbe assorbire :  I = V / R = 12 / 22 = 0,545 A  infatti gli strumenti inseriti nel circuto ci mostrano le misure di ..

fin qui l’alimentatore si è comportato bene, per meglio testarlo si deve aumentare la richiesta di intensità di corrente, per questo come ci suggerisce la legge di Ohm si dovrà diminuire il valore della resistenza di carico, facendo sempre attenzione alla potenza che dovranno dissipare i resistori che si utilizzano. Pertanto abbassiamo il valore di resistenza, mettendo in parallelo al resistore da 22 Ohm 25 W (1), un resistore da 5,5 Ohm 20W (2 -realizzato con un parallelo di 4 resistori da 22 Ohm 5 W) e il circuito diventa ..

ora l’alimentatore si troverà ad alimentare un carico di una resistenza complessiva pari a 4,4 Ohm alla tensione di 12 V , pertanto dovrà fornire una corrente pari a : I = V / R = 12 / 4,4 = 2,72 A valore prossimo a quello nominale di 3 A dell’alimentatore..pertanto collegando i nuovi resistori (2) al circuito precedente si dovrebbe misurare l’assorbimento indicato ..

da qui, la conferma che l’alimetatore non rispetta le caratteristiche indicate, poichè non fornisce i 2,72 A richiesti dal carico, ma un valore inferiore (1,13 A) e si rileva anche un abbassamento della tensione al valore di 9V .. ora o i calcoli sono errati o l’alimentatore è bugiardo .. 😉

Osservando il pcb dell’alimetatore si rileva il circuito primario, dove attraverso un resistore si abbassa la tensione di rete che andrà a servire un ponte di graetz, che fornirà la tensione continua opportunamente livellata, per alimentare il circuito di oscillazione dello switching, realizzato dal circuito integrato CSC7136  del quale non sono riuscito a trovare le caratteristiche tecniche. 😎

 

 

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